LA GESTIONE DELLA PULIZIA, DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE NELLE SCUOLE
Un documento Inail si sofferma sulla gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle strutture scolastiche, anche in relazione all’emergenza COVID-19. La pianificazione delle attività e le procedure operative.
Il documento – a cura di Clara Resconi (Inail, Direzione regionale Sicilia, Contarp) con la collaborazione di Bernardo Moschella, Federico Passaro e Francesco Paolo Triscari (Ufficio scolastico regionale per la Sicilia), Gesualdo Rubbonello (Inail, Direzione regionale Sicilia, Contarp) e Rachele Scaglione (Inail, Direzione regionale Sicilia, Attività istituzionali) – rappresenta “la base su cui costruire la pianificazione delle attività di pulizia, disinfezione e sanificazione all’interno di un ambiente scolastico”.
Si sottolinea che non ha “alcun carattere di obbligatorietà”, ma “sulla scorta delle indicazioni contenute nella presente linea guida, della valutazione dei rischi, della specificità di ogni ambiente, dell’organizzazione, della tipologia di contratti in essere, il dirigente scolastico, nella qualità di Datore di lavoro ai sensi del d.lgs. 81/2008, può redigere una procedura, un regolamento o un documento in cui siano fissate delle istruzioni ben specifiche, siano attribuiti compiti e responsabilità e sia definita una frequenza delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle diverse aree che compongono l’istituto scolastico”.
Il documento si compone di una parte generale su dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici, detergenti e disinfettanti, per poi passare ad una parte più specifica delle procedure di pulizia e sanificazione”.
E in allegato sono poi fornite delle “schede distinte per ambiente, in cui sono evidenziate le attività di pulizia, disinfezione e sanificazione da svolgere, i materiali necessari, i prodotti da utilizzare e una frequenza ipotetica di ciascuna attività da svolgere, sulla scorta degli accordi o contratti in essere, da parte di una ditta esterna o dei collaboratori scolastici, ma anche in taluni casi da docenti e alunni”.
Si indica che in ogni ambiente dove sono presenti molte persone è necessario “prestare particolare attenzione alle modalità di pulizia dei locali, alle sostanze utilizzate e programmare una pulizia ambientale più accurata per ridurre il rischio di diffusione e di deposito negli ambienti interni di quantità significative di batteri, virus, allergeni, polveri e animali o insetti indesiderati. Una corretta ed efficace pulizia e disinfezione eseguita a ‘regola d’arte’ consente di gestire non solo la normale attività, ma anche quella emergenziale”.
È dunque importante “definire un corretto protocollo specifico delle operazioni di pulizia, sanificazione e gestione igienica degli ambienti scolastici, anche in considerazione che, sempre più spesso, le pulizie vengono svolte da ditte esterne” ed è per questo “raccomandabile adottare un protocollo univoco”. Occorre poi “prevedere anche un programma di verifica periodica delle operazioni effettuate, documentando, ad esempio, sistematicamente, su un apposito registro, le operazioni e i controlli effettuati”.
Il documento raccomanda, inoltre, “la tenuta e la conservazione di un registro in cui vengono annotate le attività di pulizia/disinfezione/sanificazione svolte nelle diverse aree dell’Istituto scolastico con l’indicazione di informazioni, quali attrezzature e mezzi utilizzati, data e ora, prodotti utilizzati e operatore che ha svolto l’attività. L’insieme di queste informazioni sulle operazioni di pulizia dovrebbe essere utilizzato dalle Amministrazioni pubbliche per la definizione dei capitolati che regolamentano i contratti per le pulizie nelle scuole e per l’acquisto dei materiali”.
In particolare all’interno di ogni edificio scolastico “dovrebbe essere implementato un protocollo specifico sulle operazioni di pulizia, in cui riportare alcune indicazioni precise, quali:
- frequenza dei cicli di pulizia, in funzione dell’uso dei locali, delle criticità e dei rivestimenti presenti nella scuola, elaborando cicli di sanificazione specifici, all’occorrenza, nei periodi di assenza degli studenti e del personale;
- orario di effettuazione delle pulizie, per consentire l’adeguata ventilazione dei locali, prima dell’uso o gli adeguati provvedimenti per prevenire eventuali incidenti;
- modalità di comunicazione nel caso in cui si verifichino situazioni interne o esterne all’edificio scolastico che possano modificare la concentrazione di particolato aerodisperso o di agente inquinante o patogeno e quindi anche la dislocazione di inquinanti dall’esterno (non dimenticando il trasporto attraverso gli abiti delle persone e gli oggetti) e prevedere la necessità di cicli diversificati di pulizia;
- prediligere, ove possibile, l’uso di tecnologie senza uso di detergenti chimici più appropriate per rimuovere la polvere, in modo da impedire il sollevamento del pulviscolo, delle particelle organiche e delle fibre vegetali giacenti sul pavimento e/o sulle superfici (es. aspirapolveri dotati di filtri ad alta efficienza (High Efficiency Particulate Air Filters – HEPA, sistemi ad assorbimento e/o adsorbimento per contatto, etc.);
- informazioni sulla tossicità dei prodotti detergenti e disinfettanti in termini classificazione di pericolo e di emissione in aria di VOC o di altre sostanze tossico-nocive, possibilmente certificati in relazione al loro impatto sulla salute e sull’ambiente. In particolare, i prodotti detergenti/disinfettanti devono essere, ove possibile, scelti tra quelli che introducono il minor rischio sia dei lavoratori che degli studenti e quelli che sono stati sperimentati clinicamente in relazione alla possibilità di indurre allergie, asma od altri fenomeni respiratori e possedere una documentazione di rischio con idonei simboli riportati in etichetta e sulla scheda dati di sicurezza;
- eventuali interventi di disinfestazione (es. eliminazione di parassiti infestanti, insetti, ratti, etc.) da eseguirsi all’occorrenza, nei periodi di assenza degli scolari e del personale a scuola, prevedendo l’impiego di disinfestanti a basso impatto sulla salute e sull’ambiente, certificati e sperimentati clinicamente per caratteristiche di assenza di allergenicità, nocività e/o tossicità e/o cancerogenicità (utilizzo di prodotti che riportino in etichetta e nella scheda dati di sicurezza, simbologia e definizioni armonizzate;
- precauzioni specifiche da adottarsi, caso per caso, quando nella scuola è segnalata la presenza di bambini atopici o allergici, asmatici o con altre patologie.
- procedure particolari da attuare in caso di pandemie con patogeni trasmissibili per contatto o via aerea;
- dispositivi di protezione individuale o dispositivi medici da indossare durante le diverse attività;
- formazione e informazione da erogare alle diverse figure sull’argomento: prodotti, materiali, procedure, precauzioni, tecniche di pulizia, frequenza, controlli”.
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