CORONAVIRUS – Nuova lista delle attività essenziali. Dal 29 marzo chiuse tutte le attività non indicate.
Riduzione delle attività nella produzione della carta e nei call center, sì alle agenzie per il lavoro, stop fino al 3 aprile alla fabbricazione di macchine per l’agricoltura.
Limitata l’attività dei call center, della fabbricazione di carta, articoli in materie plastiche e ingegneria civile. Stop totale alla fabbricazione di corde, articoli in gomma, macchine per l’agricoltura e per l’industria alimentare. Via libera invece alla fabbricazione di confezioni in vetro per alimenti, di batterie e pile, di macchine automatiche per l’imballaggio. Disco verde anche per le agenzie di somministrazione. Sono le novità scaturite dall’intesa tra Governo e sindacati sulle modifiche all’elenco delle attività produttive considerate indispensabili per il Paese, che possono continuare a rimanere aperte nel corso dell’emergenza coronavirus.
Le novità sono contenute nell’allegato del decreto ministeriale con la nuova lista delle attività essenziali, che corregge e integra il Dpcm del 22 marzo, del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Economia, che fa scattare dal 26 marzo la sospensione di attività per le produzioni non indicate nell’allegato al Dpcm. Mentre dal 29 marzo dovranno essere chiuse le attività non indicate nel nuovo allegato al decreto ministeriale. In entrambi i casi l’apertura è fissata per il 3 aprile.
È questo l’esito del videoconfronto tra il ministro Stefano Patuanelli (Mise) e i leader di Cgil, Cisl e Uil, che già martedì notte avevano raggiunto una pre-intesa, dopo la discesa in campo del premier Giuseppe Conte che si era appellato al senso di responsabilità del sindacato, anche se questa mattina si sono svolti ugualmente gli scioperi indetti dai metalmeccanici della Lombardia e del Lazio.
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